19 Aprile 2024

Dramma ai margini della crisi del credito: David Kellerman, il chief financial officer del colosso dei mutui Freddie Mac, si è impiccato nella cantina della sua casa di Vienna, una enclave middle class in Virginia, alle porte di Washington. Kellerman aveva 41 anni, lavorava da 16 anni a Freddie Mac e in settembre, quando l’agenzia di prestiti immobiliari era stata salvata dal fallimento con un’iniezione diretta di capitali del governo federale, ne era diventato il direttore finanziario.

freddiemac

Come per la gemella Fannie Mae, la nazionalizzazione aveva provocato in Freddie Mac un terremoto ai vertici e Kellerman aveva preso il posto del dimissionario Anthony Piszel. Oggi, dopo che la notizia del suicidio del manager ha fatto il giro delle televisioni, il ministro della giustizia Eric Holder ha detto di “non avere idea” se il gesto del Chief financial officer sia in alcun modo legato alle inchieste avviate nei mesi scorsi da Sec e Ministero della Giustizia sui conti su cui era incaricato di vigilare. Inchieste ai primi passi: “Non ci sono prove di frodi”, ha detto al Wall Street Journal una persona vicina alle indagini. Il cadavere di Kellerman è stato trovato all’alba dalla moglie nella villa di mattoncini rossi e con il prato all’inglese a 20 minuti dalla capitale, dove la coppia viveva con la figlia di cinque anni. “E’ stata aperta un inchiesta, non ci sono segni di aggressione”, ha detto una portavoce della polizia, Shelley Broderick. Increduli i vicini, che non avevano notato segni particolari di ansia o depressione nel giovane top manager. Al quartier generale di Freddie Mac, nella vicina MacLean, il Ceo ad interim John Koskinen ha definito “una terribile tragedia personalé la morte di Kellerman. “Rattristato” si è detto anche il ministro del Tesoro Timothy Geitner. Freddie Mac controlla 13 milioni di mutui. L’anno scorso ha perso oltre 50 miliardi di dollari ed è rimasta a galla grazie a un’immissione di 45 miliardi di fondi federali. Il Cfo di Freddie Mac suicida è l’ultimo in una serie di top manager che si sono tolti la vita a causa della crisi finanziaria: le vittime includono il tycoon del cemento di Chicago Stephen Good, che si è sparato a gennaio, il miliardario tedesco Adolf Merkle, che si è buttato sotto un treno dopo una maxiperdita di 750 milioni di dollari in borsa, il money manager francese Thierry de la Villehuchet, saltato dalla finestra del suo ufficio su Madison Avenue a New York dopo aver visto volatilizzati i soldi dei suoi clienti affidati a Bernie Madoff. Gesti disperati ispirati dalla crisi hanno visto protagonisti nei giorni scorsi non solo vip della finanza: la scorsa settimana un uomo del Maryland ha ucciso moglie e tre figli e si é tolto la vita sotto il cumulo dei debiti e dei pignoramenti. Mentre ieri in un albergo di Baltimora un avvocato immobiliare di New York ha sparato alla famiglia e si è suicidato in un albergo di Baltimora: dietro il caso, forse, un’inchiesta della procura newyorchese su una mini-truffa Ponzi di cui l’uomo si sarebbe reso protagonista.

Fonte: Ansa

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