19 Aprile 2024

Nata in USA negli anni 80, la professione dell’home stager si è diffusa soprattutto nel nord europa per approdare qualche anno fa in Italia dove è considerata una delle professioni emergenti con forti potenzialità di sviluppo.  L’home staging è l’arte di valorizzare le proprietà immobiliari, migliorandone l’immagine in modo da favorirne la vendita o l’affitto nel tempo più breve e al miglior prezzo.

Un bravo stager con il suo intervento, può arrivare perfino a dimezzare i tempi di vendita di una casa che, in Italia attualmente si aggirano intorno ai sei mesi. La crisi che non ha risparmiato il mercato immobiliare rappresenta dunque il terreno favorevole per la diffusione di questa professione.Lo conferma Caterina Ricasso che, insieme a Mia Uebel, ha fondato una delle prime società di home staging in Italia. A Caterina e Mia ho posto alcune domande per conoscere meglio la loro professione.

Home stager è un altro modo per definire il desiger di interni?

“Non esattamente. La differenza rispetto alla figura del designer d’interni è che lo stager non deve preoccuparsi di abbellire una casa adattandola al gusto del proprietario, perché l’acquirente può essere chiunque. Questo consulente, quindi, deve rendere un appartamento il più impersonale possibile, conferendo agli ambienti quella “gradevolezza oggettiva” e quella sensazione immediata di comfort che può rendere interessante la casa per ogni tipo di visitatore.”

Quale tipo di preparazione serve per svolgere questa professione?

“Strategie di marketing, abilità tecniche, un pò di creatività e senso estetico sono gli ingredienti necessari per intraprendere la professione dell’home stager.

L’home stager non si limita a progettare l’allestimento di un interno. Deve offrire un servizio completo che a volte contempla anche la tinteggiatura delle pareti, il decluttering (la ripulitura e lo sgombero dell’ambiente…), la disposizione di mobili o semplicemente di complementi d’arredo ( a volte basta poco per cambiare faccia ad un immobile) fino alla realizzazione delle foto da pubblicare su annunci cartacei e online.

Dunque la formazione dell’home stager è molto ampia e comprende diverse discipline tra le quali vi è anche il marketing immobiliare perché questo mestiere ruota molto intorno ai meccanismi che influenzano la vendita di un immobile Per questo io e Mia con il supporto di specialisti di diversi settori abbiamo deciso di creare dei corsi ad hoc per formare gli aspiranti home stager.

Insomma una professione adatta per chi non ama la routine, ma chi può intraprendere questa professione?

Ovviamente architetti e designer hanno una marcia in più, ma anche un esperto di arredamento, un agente immobiliare dotato di senso estetico ed una buona manualità possono diventare dei bravi home stager. E infine pensiamo a tutte quelle persone che hanno sempre coltivato la passione per l’arredo o che per qualche motivo non hanno potuto seguire un percorso di studi artistici o di architettura.

La professione dell’home stager è infine particolarmente indicata per chi desidera conciliare il tempo del lavoro e quello della famiglia. Non a caso sta riscuotendo parecchio interesse da parte nelle donne. Molte ci contattano dicendo che hanno sempre sognato di intraprendere una professione come questa e ci chiedono: “Ma non è troppo tardi per me?.” Noi crediamo che non sia mai troppo tardi per trovare il lavoro che ci soddisfa e ci entusiasma.

Autore: Helga Ogliari
fonte: blog.leiweb.it

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1 thought on “La casa ha bisogno dell’home stager

  1. a me pare che lo stager sia l’equivalente dell’agente immobiliare no?

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