19 Marzo 2024

L’agenzia di indagini online QuestLab, per conto di bankitalia, Agenzia del territorio e Tecnoborsa ha reso noti i dati relativi alla propria indagine del mercato immobiliare relativa al primo trimestre 2012. L’indagine è stata portata a termine richiedendo a poco più di 4.000 agenzie immobiliari sparse su territorio nazionale la compilazione di un vero e proprio questionario di mercato. I risultati dell’indagine hanno fornito informazioni utili sull’attività di compravendita e sui prezzi nel trimestre di riferimento nonché sulle prospettive future del settore pronosticate dalle agenzie stesse. Il tutto è stato raccolto nel “Supplemento al Bollettino Statistico” pubblicato da bankitalia nel trimestre successivo a quello sottoposto ad indagine.Il dato che maggiormente emerge dall’analisi è la conferma del drammatico calo delle concessioni di mutuo a potenziali acquirenti che si vedono costretti a rinunciare all’acquisto di una casa per la quale avevano intrapreso il processo preliminare di compravendita con l’intermediazione dell’agenzia immobiliare. La difficoltà del reperimento di un mutuo rappresenta quindi lo scoglio principale e documentato che le agenzie denunciano come causa principale del calo attuale e conclamato delle compravendite.

Tratteremo più approfonditamente questo argomento con un prossimo articolo che analizzerà e descriverà la realtà oggettiva, celata e a volte “camuffata” di questa problematica con cui oggigiorno si scontra dolorosamente e a volte inaspettatamente il potenziale acquirente-mutuato.

Analisi dei dati tecnici contenuti nel Supplemento al Bollettino Statistico :

Prezzi delle abitazioni – Nel primo trimestre del 2012 la quota di agenti che hanno segnalato una diminuzione dei prezzi degli immobili trattati rispetto al periodo precedente è ulteriormente cresciuta, al 69,1% dal 66,5 della precedente indagine. La percentuale delle agenzie che hanno indicato un aumento delle quotazioni di mercato ha continuato a collocarsi su livelli estremamente contenuti (meno del 2%).

Compravendite – La quota di agenzie che all’inizio del 2012 hanno venduto almeno un immobile è diminuita rispetto al trimestre corrispondente del 2011 (da 69,3 a 63,8%); calo che è stato particolarmente marcato nel Nord Ovest (64,8%, da 75,3).

Incarichi a vendere – Nel primo trimestre del 2012, le giacenze di incarichi a vendere sono aumentate rispetto al sondaggio del trimestre precedente, a 34,5 punti percentuali (da 27,9); l’incremento ha riguardato tutte le aree del paese. In merito alle cause prevalenti di cessazione degli incarichi, sono aumentate le quote di operatori che indicano come causa principale le rinunce a portare a termine la vendita le proposte di acquisto a prezzi giudicati troppo bassi dal venditore (53,1% dei casi contro il 50,9 rilevato in gennaio e difficoltà nel reperimento del mutuo da parte dei potenziali acquirenti (63,8% contro 62,3). Rimane superiore al 60%, anche se in diminuzione rispetto all’inchiesta precedente, la quota di agenzie che segnalano l’assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi percepiti come troppo elevati (60,7%, contro 64,2 nella rilevazione precedente).

NB: Il trend negativo del dato “Difficoltà nel reperimento del mutuo” è senza dubbio il più eclatante della tabella e rappresenta in tutta la sua drammaticità la testimonianza concreta riportata dalle agenzie immobiliari del motivo principale per il quale l’acquirente in realtà non riesce a portare a termine l’acquisto. La mancata conlcusione della compravendita dell’immobile trattato dall’agenzia si determina proprio per la mancata concessione del mutuo da parte della banca. Aggiungiamo che spesso, per il potenziale acquirente, a questa rinuncia si collega drammaticamente la perdita della caparra confirmatoria depositata al momento della proposta di acquisto o “compromesso” quando l’accordo tra le parti non contiene le specifiche clausole a protezione del riscatto della stessa a seguto della mancata concessione del finanziamento.

Trattative e tempi di vendita – Nel primo trimestre del 2012 il margine di sconto dei prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali si è ulteriormente ampliato, al 14,3% (13,7 nell’indagine dello scorso gennaio, 12,5 in quella di ottobre 2011) principalmente per effetto della variazione riscontrata nelle aree non urbane (14,5%, dal 13,6). Il tempo medio di completamento dell’incarico è rimasto sostanzialmente invariato, poco al di sotto degli 8 mesi.

Modalità di finanziamento degli acquisti – La quota di acquisti di abitazioni effettuata con accensione di un mutuo ipotecario ha continuato a scendere, collocandosi al 60,4% (da 63,7 nel quarto trimestre del 2011).

Le prospettive del mercato stimate dalle agenzie – Il saldo percentuale tra giudizi favorevoli e sfavorevoli sulle attese a breve termine (secondo trimestre dell’anno in corso) circa le condizioni del mercato di riferimento è migliorato, pur rimanendo ampiamente negativo (−39,8 punti percentuali, da −45,7 nella rilevazione precedente). Questo andamento è riconducibile interamente alla riduzione della quota di agenzie che si attendono un peggioramento del mercato; circa i prezzi, le attese di calo restano preponderanti. Due terzi degli agenti ritengono che i recenti provvedimenti di tassazione della proprietà immobiliare tendono ad accrescere il numero degli incarichi a vendere e ad esercitare pressioni al ribasso sui prezzi.

Nota metodologica – Il Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia è stato avviato nel gennaio 2009 da Banca d’Italia e Tecnoborsa e prosegue, a partire dall’edizione di ottobre 2010, anche con la cooperazione dell’Agenzia del Territorio. Le rilevazioni sono effettuate dalla società Questlab Srl nel mese successivo alla fine del trimestre di calendario  Per questa edizione, riferita al primo trimestre 2012, su 4.198 agenti immobiliari contattati, 1.527 hanno partecipato al sondaggio, con un tasso di risposta del 37,5%. Nel questionario, sono state richieste puntuali risposte in riferimento esclusivamente alle unità abitative, escludendo altri tipi di unità (box, cantine etc.).

 

Fonte: aiutomutuo.finanza.com

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