19 Marzo 2024

Secondo la direttiva sul rendimento energetico degli edifici (2010/31/UE), viene imposto a tutti gli stati membri, l’introduzione dei requisiti minimi di rendimento energetico nella costruzione degli edifici e degli elementi e sistemi tecnici per l’edilizia ed impone di assicurare questi requisiti sulla base di una metodologia dei livelli ottimali in funzione dei costi.

E’ stato messo a punto dal Buildings Performance Institute Europe (BPIE)  una metodologia introducendo tra i requisiti quello di prendere in considerazione i costi di esercizio globali degli edifici in base ai quali modellare le loro future esigenze di rendimento energetico, facendo in modo che la valutazione del fabbisogno energetico degli edifici non sarà più legata soltanto ai costi di investimento, ma terrà conto della loro gestione, manutenzione e smaltimento, ottenendo quindi dei costi di risparmio energetico coerenti e sostenibili.

Viene inoltre precisato dal BPIE che il metodo per il calcolo dei livelli ottimali di rendimento energetico minimo per edifici ed elementi edilizi è stabilita dal regolamento 244/2012 e ulteriori indicazioni sulle modalità di attuazione della metodologia a livello nazionale sono state fornite con delle Linee Guida pubblicate dalla Commissione europea nel mese di aprile 2012.

Nella convinzione che gli Stati membri trarrebbero beneficio da ulteriori indicazioni sul rapporto tra livelli ottimali e costi e su come utilizzare la metodologia relativa agli Edifici a Energia Quasi Zero (EEQZ), il BPIE intende fornire degli esempi pratici su come implementare in modo efficace una metodologia dei livelli ottimali in funzione dei costi, a livello nazionale. L’obiettivo principale è quello di valutare le implicazioni dei diversi parametri critici, nonché di condividere le buone pratiche tra i paesi dell’UE.

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