29 Marzo 2024

Crisi immobiliare: dal 2008 ai primi sei mesi del 2011, ultimo dato disponibile dal ministero della Giustizia, i pignoramenti immobiliari sono cresciuti del 13%, mentre i pignoramenti del 2011 sono stati +18% rispetto all’anno precedente, all’ incirca più di 44.000.

Il numero di crediti bancari in sofferenza è cresciuto dai 41 miliardi di euro del 2008 ai 113 miliardi di euro attuali. La crisi economica ha incrementato il numero dei pignoramenti di immobili, di conseguenza gli istituti bancari che le avevano in pancia, sono stati costretti a metterli all’ asta per cercare liquidità aumentando quindi il numero delle aste.

Ogni mese si realizzano in italia 3.300 aste giudiziarie che vedono coinvolti appartamenti, ville, hotel di pregio, capannoni, negozi o garage, attici, cantine, molti sono di chi poveretto non poteva pagare la rata del mutuo, ma la tendenza delle vendite attuale è molto bassa, si attesta soltanto al 32,5%.

la crisi sta spingendo le sofferenze bancarie su livelli scarsamente sostenibili, e gli istituti di credito stanno cercando di accelerare lo svolgimento delle procedure di esproprio al fine di poter recuperare il proprio credito

Teniamo conto che di solito le aste permettono di risparmiare un buon 30% sul prezzo di mercato, a parte qualche sorpresa ovviamente. Quindi con uno sconto così le case battute all’ asta sono abbastanza poche in pratica 1 su 3.

Anche in USA i pignoramenti sarebbero un numero ancora molto elevato che non accenna a diminuire, il 24% degli immobili sul mercato immobiliare americano è un immobile pignorato. Per l’anno in corso, secondo l’amministratore delegato Bandon Moore di Realty Trac, si prevede la percentuale in aumento, il motivo è che:  le banche potrebbero infatti diventare nuovamente più aggressive nei confronti dei debitori morosi, cercando di recuperare il credito in sofferenza attraverso la procedura esecutiva del pignoramento del bene immobiliare sul quale è iscritta l’ipoteca.

Un trend che si è placato nel corso del 2011 a causa di alcune lungaggini burocratiche, ma che per il 2012 è visto nuovamente in deciso apprezzamento

Per quanto riguarda le famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo, abbiamo i dati dell’ ultimo bolletino pubblicato dall’ ABI che ci dice che alla fine del 2011, il 3,14% dei nuclei familiari non è riuscito a far fronte al pagamento delle rate del mutuo, un dato in aumento, rispetto al 2,43% rilevato alla fine del 2010, di conseguenza l’ Associazione Bancaria Italiana è andata incontro alle famiglie, che dopo 7 ritardi rischiano di vedersi pignorata dall’ istituto di credito l’ immobile acquistato, richiedendo la sospensione del mututo in corso per 12 rate, prorogandola fino a 31 luglio 2012, gli eventi in base ai quali può essere chiesta la sospensione devono verificarsi entro il 30 giugno 2012. Al 30 novembre 2011, le banche hanno sospeso oltre 55.000 mutui, pari a circa 7 miliardi di debito.

Fonte: tradingnostop.finanza.com

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