Anche i russi sono d’accordo: il vertice del G8 allargato, il supersummit che il presidente francese Nicolas Sarkozy ha annunciato sabato al G4 di Parigi si arricchisce di adesioni. Ed è una strada obbligata, se si tiene conto che nell’ordine del giorno della riunione che Sarkozy vuole “entro l’anno” figura la voce: “rifondazione del capitalismo finanziario”.
Ad Evian c’era la World Policy Conference prima edizione, organizzata dall’Ifri, l’Istituto francese delle relazioni internazionali. Ospiti d’onore, Sarkozy e Medvedev, che hanno parlato di Georgia – l’ospite russo ha annunciato il completamento del ritiro entro mezzanotte – ma la scena è stata rubata, come avviene ormai da qualche settimana, dallo tsunami finanziario. Intesa pressoché perfetta tra Parigi e Mosca sull’esigenza di associare le altre potenze economiche emergenti alle classiche otto potenze e di riformare o addirittura buttare a mare per rimpiazzarle, alcune istituzioni che stanno mostrando in queste ore la corda: “dobbiamo modificare l’architettura finanziaria e creare nuovi organismi economici”, ha detto il presidente russo, aggiungendo che su organizzazioni come il Fondo monetario internazionale o la Banca mondiale grava ormai un discredito troppo importante”. Per questo, ha proseguito, “giudico opportuna l’idea del presidente Sarkozy di organizzare un incontro incontro multilaterale per risolvere i problemi del sistema finanziario mondiale. Bisogna coinvolgere altre economie che hanno un ruolo fondamentale, la Cina, l’India, il Brasile”. Sarkozy ha insistito sulla sua idea che “soltanto con un’azione coordinata delle banche centrali e dei governi sarà possibile circoscrivere il rischio” ed ha anticipato che “nelle prossime ore” si conoscerà qual è la risposta coordinata che stanno preparando la Francia e l’Unione europea: “non si possono avere risposte isolate a sfide globali – ha sottolineato – è una crisi senza precedenti”. Per dare qualche ulteriore segnale di fiducia e di emergenza, Sarkozy ha sottolineato che è sua intenzione che il G8 allargato si svolga “entro la fine dell’anno”. Fonti dell’Eliseo, che lo hanno seguito nella trasferta ad Evian, hanno aggiunto però che l’obiettivo vero sarebbe quello di organizzare il grande summit subito dopo le elezioni americane, all’inizio di novembre. Quanto a decisioni “concertate”, quelle auspicate dal capo dell’Eliseo, Sarkozy ad Evian ha avuto il tempo per complimentarsi con le banche centrali per il taglio dei tassi, definendolo “un’eccellente decisione, adatta alla situazione economica”. In quel momento, le Borse stavano riprendendo una boccata d’ossigeno prima di ripiombare a precipizio a fine pomeriggio: “di fronte alla crisi di fiducia – per Sarkozy – bisogna rassicurare assumendo decisioni coordinate. Abbassare i tassi risponde perfettamente alla nostra situazione, al bisogno di liquidità degli istituti bancari e al bisogno di irrigazione dell’economia, di facilitazione degli investimenti dei privati e delle imprese. Da tempo mi auguravo con tutto me stesso questa decisione”.
Fonte: Ansa.it