10 Novembre 2024

La regione Toscana aiuterà chi non ce la fa a pagare il mutuo. Soprattutto chi ha perso il posto e anche i lavoratori precari e gli atipici. L’annuncio è stato fatto dall’assessore al bilancio, Giuseppe Bertolucci, ieri mattina, durante la presentazione del rapporto Irpet, che fotografa una Toscana in affanno, col Pil in calo dello 0,8% e col crollo dell’export: meno 3%. Mentre la media italiana segna un più 5%.


Come faranno i toscani in difficoltà ad avere l’aiuto? Nel pomeriggio, il vicepresidente della giunta, Federico Gelli, ha spiegato: “Le famiglie in difficoltà potranno non pagare la rata del mutuo per un anno. Gli interessi di morosità per il mancato pagamento saranno a carico della Regione e delle banche. Per ottenere il beneficio, i lavoratori che hanno i requisiti potranno rivolgersi direttamente alle banche”.Bene. Iniziativa lodevole. L’auspicio? Che l’attuazione pratica non sia un salto a ostacoli. Ci spieghiamo: un anno e mezzo fa, la Regione annunciò prestiti agevolatissimi a nuovi imprenditori capaci di presentare nuovi progetti. Poi ci volle la denuncia di una lettrice de La Nazione per dare una spinta decisiva ai finanziamenti e risolvere vari problemi pratici. Insomma, se funzionerà davvero, quello della Regione potrebbe essere un paracadute importante per tante famiglie, visto che l’economia della Toscana continua a soffrire come non accadeva dal buio e lontano 1929.

Stefano Casini Benvenuti, ricercatore dell’Irpet che ha firmato il rapporto di ieri, non crede al fresco dato Istat che parla di 35mila posti di lavoro in più, nel 2008, in tutta la regione. Lui vede invece a rischio ben 10mila posti nel 2009. Il punto debole, per la Toscana manufatturiera, è l’export. Mentre le esportazioni nazionali, nonostante le difficoltà mondiali, crescono del 5%, quelle toscane calano del 3%. Il saldo negativo, rispetto alla media del resto d’Italia è di un meno 8%. Incredibile. E insostenibile.

L’Irpet scrive: “La crescita della Toscana è in linea con le altre regioni, ma l’industria e l’export sono in caduta, mentre il terziario, almeno per il momento, regge. La crisi è provocata in buona parte dal calo di consumi e di investimenti. Le piccole imprese sono a rischio. Il turismo aiuta ma non sostituisce l’industria. La Toscana non è Disneyland”.

Molto duro il commento di Alberto Magnolfi, capogruppo di Forza Italia-Pdl in Regione: “I problemi toscani sono dovuti alla mancanza di una strategia di promozione della Regione. Non si difendono le eccellenze. Nel 2008 non sono stati spesi 245 milioni di euro che sarebbero serviti alla strategia economica”. Fabio Banti, presidente di Confartigianato, aggiunge: “Diminuisce l’export, ma le piccole e medie imprese, in termini occupazionali, tengono. Ma fino a quando potranno andare avanti senza adeguati sostegni?”.

Fonte: lanazione.com

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