20 Aprile 2024

compravendita nuda proprietaEvidentemente questa crisi è così radicata nel popolo italiano che si stanno cambiando le abitudini anche nei confronti di quel bene che da sempre per i nostri concittadini è stato sinonimo di sicurezza e rifugio dei risparmi, la casa.

Il mercato immobiliare sta vedendo diversi cambiamenti nell’ambito della gestione degli immobili che la congiuntura economica porta con sè, a partire dalla ritrovata consuetudine di sub affittare una stanza per avere un maggiore reddito disponibile, magari quella del figlio che è uscito dal nucleo famigliare, fino a giungere all’ultima delle soluzioni, che proprio ieri sera alla trasmissione Ballarò veniva illustrata, si tratta della nuda proprietà a tempo determinato, o sarebbe meglio dire l’usufrutto a scadenza.

Per chi non lo sapesse vendere la nuda proprietà significa in parole povere cedere il diritto reale della proprietà mantenedo però il possesso materiale del bene (usufrutto) fino al giorno in cui si passerà a miglior vita; questo ovviamente va a decurtare una determinata somma dal valore commerciale della casa che è maggiore tanto più giovane e sano sarà l’eventuale venditore.

Nel 2012 rispetto al 2011 si è registrato un copioso aumento di questo tipo di transazioni, segno evidente di come molti non riescano a sopperire all’aumentata pressione fiscale, anche derivante dall’Imu ma non solo, e quindi talvolta vanno ad indebitarsi per poi rendersi di non poter più onorare il debito contartto; proprio come è successo al protagonista del servizio del quale sotto riportiamop il video.

In questo caso specifico però si tratta di una forma particolare di nuda proprietà in quanto l’acquirente non dovrà attendere fino alla morte naturale ma vi è invece una scadenza prestabilita; in pratica il venditore cede la nuda propietà e rimane ususfruttuario solo per dieci anni, percependo circa il 50% del valore commerciale del bene.

Diciamocelo chiaramente questa è una soluzione che quando sei giovane sta quasi sempre a significare un momento di difficoltà economica, ma in fin dei conti ci si ritrova con un bel gruzzolo in tasca e dieci anni di affitto pagato; si tratta quindi di una concreta possibilità di rimettersi in carreggiata magari portando avanti un proprio progetto.

I veri vantaggi però sono per l’acquirente, che paga il 50% del prezzo, diviene proprietario senza dovere corrispondere nessun costo di gestione, ne Imu ne altro, alla fine si ritrova ad aver fatto un’investimento che probabilmente gli fruttera più del 100%, e inoltre nel periodo di dentenzione dell’usufruttuario l’immobile non fa reddito al nudo proprietario.

 

Fonte: guidaacquistocasa.it

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