27 Luglio 2024

1progettoDopo l’andamento positivo dell’ultimo trimestre del 2012, il nuovo anno si apre in tono fortemente negativo: il valore complessivo rilevato nel mese di gennaio è il più basso dal mese di giugno del 2000.In dettaglio, secondo l’aggiornamento al 31 gennaio dell’osservatorio Oice-Informatel, le gare per servizi di ingegneria e architettura bandite nel mese sono state 318 (di cui solo 15 sopra soglia), per un importo complessivo di appena 19,8 milioni di euro (8,3 sopra soglia).
Rispetto al mese di gennaio 2012 il numero delle gare cresce del 3,9% (-28,6% sopra soglia e +6,3% sotto soglia) e il loro valore cala del 6,5% (-12,2% sopra soglia e -1,9% sotto soglia).
Sono sempre molto alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati raccolti fino a dicembre il ribasso medio sul prezzo a base d’asta per le gare indette nel 2011 è al 39,2%, per quelle indette nel 2012 è al 35,4%. Il ribasso raggiunge il 52% nell’aggiudicazione della gara pubblicata dalla Autovie Venete spa (TS) per le attività tecnico scientifiche previste dal piano di monitoraggio ambientale per i lavori relativi al nuovo svincolo di Palmanova e variante della SS n. 352 di Grado, con un importo a base d’asta di 338.000 euro, aggiudicata per 162.305 euro.

I dati dell’osservatorio di gennaio spazzano via i pur modesti segnali positivi degli ultimi mesi del 2012 ma noi non possiamo rassegnarci a questo salto indietro di quindici anni, la pubblica amministrazione deve tornare ad investire e deve onorare i debiti nei confronti delle imprese; occorre al più presto una guida stabile per il Paese che possa mettere a punto e attuare una vera politica industriale per il settore, che sia nel segno della crescita e dello sviluppo, liberando risorse per un piano di messa in sicurezza del territorio, per interventi nell’edilizia scolastica e in piccole e medie opere infrastrutturali di cui i territori hanno urgente bisogno.

Ma è soprattutto necessario intervenire al più presto per evitare che il settore dell’ingegneria e dell’architettura debba, come ulteriore danno, se non beffa, pagare anche le conseguenze scellerate derivanti dalla supposta applicazione del contributo Inarcassa del 4% sul fatturato estero.
Questo ulteriore onere può assestare, infatti, un colpo mortale al faticosissimo processo di internazionalizzazione delle società di ingegneria che, in presenza di un mercato domestico in calo come mai e ai livelli del 1999, stanno cercando con molti sforzi di risorse professionali ed economiche di raggiungere un posizionamento sui mercati esteri per compensare il calo del fatturato nazionale.

Appare assurdo che non si comprenda come la pura e semplice applicazione di norme fiscali a settori del tutto estranei, come è quello della previdenza, sia del tutto illogica a causa di pesantissimi danni per le società che, anche per contratti precedenti il 2013 si trovano a pagare un extra-costo che li pone fuori mercato rispetto ai competitors stranieri.

Tornando ai dati dell’osservatorio risulta contrastato anche l’andamento delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme. Il valore messo in gara nel mese di gennaio cresce del 59,9% rispetto a gennaio 2012, ma scende del 32,9% rispetto al precedente mese di dicembre 2012.

 

Fonte: edilia2000.it

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